martedì 29 marzo 2011

LA STORIA E LE IMMAGINI DELLE 6 VITTORIE DI VALENTINO ROSSI A JEREZ



Domenica 3 aprile ritorna la motogp con il Gp di Spagna di Jerez. Nelle 11 volte in cui Valentino Rossi ha corso su questo circuito da quando corre con le moto della top class (dal 2000) ha colto ben 6 successi (nel 2001, 2002, 2003, 2005, 2007 e 2009) quindi è una pista questa che piace particolarmente a Vale, una pista quindi ideale per cercare il riscatto dopo il 7° posto del gp Qatar. C’è però da dire che il pesarese sarà ancora una volta condizionato dalla spalla in via di guarigione e dallo scarso feeling con la nuova moto. Comunque tuffiamoci nel passato e ricordiamo questi 6 successi di vale a Jerez nella top class.
2001

Valentino in sella alla Honda Nsr 500cc arriva al gp con 2 vittorie su 2 dall’inizio del mondiale e a Jerez… mantiene la spendida media conquista anche la terza su tre gare! La corsa è caratterizzata da una dura battaglia nei primi giri con la Yamaha ufficiale del giapponese Abe che cerca di strappare a Vale la testa della corsa. A metà gara però Rossi riesce a trovare margine tra se ed il giapponese e si invola così verso la vittoria arrivando a chiudere con 2,3 secondi di vantaggio sul pilota giapponese. In classifica genrale vale è al commando con ben 31 punti di vantaggio proprio su Abe, un margine considerevole se si considera che il mondiale è solo alla terza gara…..



2002

Nel primo anno della classe Motogp (1000 cc 4 tempi) Vale in sella alla Honda Rcv211v, si conferma primo nel gp di Jerez dopo una gara fantastica tutta all’inseguimento. Infatti Rossi durante il secondo giro venne urtato da dietro dalla Suzuky di Kenny Roberts riuscendo però a non cadere ma retrocedendo dalla terza alla nona posizione. Vale non si demorde e dopo essersi accertato di non aver subito danni nell’impatto, si lancia in una folle rimonta. Dopo aver raggiunto i due giapponesi in testa alla gara, il compianto Daijiro Kato in sella ad una Honda 2 tempi e Ukawa con la Honda ufficiale come quella di Vale, il pesarese a pochissimi giri dalla fine riesce a superarli andando a vincere con 1.4 secondi di vantaggio su Kato. Ottimo risultato anche quello di Kato che nonostante il lungo rettilineo di Jerez fosse sfavorevole per la sua moto 2 tempi, conclude secondo "Credo che Kenny abbia fatto davvero un grosso errore in frenata" è l'analisi di Rossi, "ma non posso esserne certo perchè non ho visto niente. Ho sentito una forte spinta da dietro e dopo ho potuto solo essere felice di non essere caduto. Ho perso però alcune posizioni ed ho dovuto in pratica ripartire dall'inizio. Nei primi giri fra l'altro la moto era un po' dura da guidare per via del peso del carburante, ma sono riuscito a raggiungere il gruppetto dei primi piuttosto rapidamente" disse al termine Vale
2003

Valentino Rossi vince il Gp di Spagna con una corsa iniziata in rimonta e finita in solitario a suon di derapate. Il pilota pesarese ha preceduto un grande Max Biaggi che ha spremuto al 110% la sua Honda clienti e un positivo Troy Bayliss al suo primo podio nella classe Motogp. Ritirati per caduta Sete Gibernau, Nick Hayden e soprattutto Loris Capirossi che incredibilmente si è toccato con il suo compagno di squadra nel giro di ricognizione ed ha dovuto affrontare la gara con il manubrio
e la carena della sua Ducati danneggiati prima di cadere e quindi abbandonare. Valentino Rossi parte malissimo ed alla prima curva si ritrova in nona posizione, quindi inizia una rimonta spettacolare che lo porta alle spalle del leader della gara, la Ducati di Loris Capirossi che ha passato Bayliss, Gibernau, Hopkins e Biaggi.
Inizia quindi una lotta tra Capirossi e Rossi a colpi di derapate (la gomma di Capirossi
fuma vistosamente) che vedono prevalere il pilota di Pesaro con una staccata di traverso. Alla fine vale si impone con ben 6.3 sec di vantaggio su Biaggi mandando in visibilio i tantissimi fan con spettacolari derapate e con meda che grida “Vietato fumareeee”

2005

Quell’anno Jerez è la gara di apertura del mondiale e Vale ci arriva da campione in carica in sella alla Yamaha. I pronostici sono tutti per Gibernau che ha dominato i test invernali e in più corre in casa e invece fu un… Valentino super star. Vale infatti fece suo il Gp di Jerez, dopo una gara combattutissima con Gibernau, passato proprio all'ultima curva. Un duello duro, giocato all'inizio solo sui tempi sul giro, poi, all'ultima curva, anche a colpi di carena: Gibernau è in testa, lascia un piccolo varco e Vale s'infila. Inevitabile il contatto, con Sete Gibernau che finisce nella sabbia, ma poi riesce ad arrivare comunque secondo. Nella manovra la manopola destra di Rossi colpisce la spalla di Gibernau, che deve lasciare il gradino più alto del podio all'odiato avversario. Un sorpasso duro, ma che è da considerarsi normale nelle gare di moto. Il Gp di Spagna è tutto qui, in questa manovra al limite della correttezza, in questa ultima curva in cui s'infilano solo due piloti. Per gli altri, solo ruoli da comparsa. Sotto tono la gara di Max Biaggi, partito dalla sesta fila con il 16/o tempo, è risalito in tutti i casi al settimo posto. Per il pilota romano tutti si aspettavano un duello testa a testa con Gibernau e Rossi. "E' stato bellissimo - ha commentato Rossi - grande ultimo giro, Gibernau andava molto forte. Ho fatto un errore all'ultimo giro, lui mi ha passato toccando per la prima volta, poi all'ultima curva l'ho passato io. Una grande gara, una bella vittoria - ha continuato Rossi - è stato molto difficile. Quest'anno sarà dura, Gibernau e la Honda sono molto agguerriti. Riguardo il contatto devo dire che non penso ci sia nulla di scorretto: qui stiamo facendo le corse di moto, qui si lotta".




2007

Dominio Rossi nel Gran Premio di Jerez de la Frontera. Dal primo all’ultimo giro il pilota pesarese ha condotto una gara praticamente perfetta, controllando senza affanno alcuno il rivale predestinato Daniel Pedrosa ed il compagno di squadra Colin Edwards.
Si tratta della ventiseiesima vittoria in sella alla Yamaha, quarantaseiesima in assoluto nell’era della MotoGP. Un successo (molti storceranno il naso) alla Max Biaggi, ottenuto di forza senza concedere mai agli inseguitori la possibilità di dar vita ad una bagarre dall’esito incerto.
Le parole di un raggiante Valentino Rossi: “Oggi la mia Yamaha ha veramente volato e sono riuscito a fare una grande gara. Sembra che sia passato un sacco di tempo dall’ultima vota che ho vinto e sono davvero emozionato: è una vittoria molto speciale per me, specialmente qui a Jerez davanti a questo pubblico così numeroso. Venerdì e ieri abbiamo avuto dei problemi poi, dopo il warm-up di stamattina, abbiamo fatto alcune modifiche .Devo ringraziare la mia squadra, da Jeremy Burgess a tutti i miei meccanici e ingegneri. Oggi le gomme hanno funzionato benissimo e la Michelin ha fatto un gran lavoro in condizioni difficili, per cui ringrazio anche loro. Sono davvero contento anche per Colin e avere entrambe le Yamaha sul podio dimostra che siamo in buona forma per quella che sarà una stagione molto lunga.”

2009

Gara tesa e ricca di emozioni a Jerez, dove il Gp di Spagna della Moto Gp viene vinta da Valentino Rossi, che a pochi giri dal termine supera Pedrosa, che fin lì aveva dominato in maniera solitaria. Dietro di loro bagarre tra Stoner e Lorenzo, che lascia il podio all'australiano a causa di una caduta a 3 giri dal termine. Siparietto finale di vale Rossi, che proprio come 10 anni fa, in occasione della sua prima vittoria a Jerez, corre nel dopo gara in un bagno chimico, fingendo di avere bisogni impellenti da espletare!
“È stata una grande gara. Ero velocissimo nella seconda parte, tutto era a posto. È stata dura prendere Dani, ma oggi andavo veramente forte. Sono contento di essere tornato alla vittoria, questo poi è un GP fantastico e devo dire grazie a tutti perché oggi la moto andava da Dio”. Le parole di Valentino Rossi riassumono alla perfezione quanto accaduto sul circuito di Jerez, sede del terzo appuntamento del Motomondiale.


domenica 27 marzo 2011

GP DONINGTON SBK 2011 MELANDRI VINCE GARA 1 CHECA GARA 2... IN PIU VEDI IL VIDEO DI BIAGGI CHE METTE LE MANI SU MELANDRI




Marco Melandri vince la sua prima gara di Sueprbike aggiudicandosi il round 1 del gp Europa di Donington. Il ravennate partito dall’undicesima posizione ottenuta nelle qualifiche del sabato, in sella alla sua R1 ha vinto dopo una splendida rimonta conclusa solo al penultimo giro quando ha passato la Ducati di Smrz che era in testa dall’inizio della gara. Una gara quella di Marco da “tutti in piedi sul divano” con tantissimi sorpassi e tanta adrenalina. Terzo è giunta la Ducati Althea di Checa che partiva dalla pole position, e che a causa di una pessima partenza ha chiuso il primo giro in 11° posizione per poi iniziare anche lui un rimontane che lo ha portato all’ultimo giro a superare la Bmw di Haslam conquistando così l’ultimo gradino del podio. Solo 7° Max Biaggi in palese difficoltà per tutta la gara. Dopo le polemiche di ieri tra Max e Meandri (con i due che per poco non venivano alle mani a causa di una manovra scorretta nel romano durante le qualifiche che ha compromesso le possibilità di marco di partire davanti vedi il video sotto) si temevano scintille tra i due, ma Marco ha subito chiuso la pratica superandolo dopo pochi tentativi a vuoto nei primissimi giri e iniziando poi il rimontane che lo ha portato alla sua prima vittoria in Sbk.

Gara2 va a Carlos Checa che con la sua Ducati Altea chiude davanti a Marco Meandri e l’Aprilia di Leon Camier. Stavolta lo spagnolo azzecca la partenza giusta dalla pole e scappa subito via al comando. Parte benissimo anche Meandri con la sua R1 e in pochi giri arriva al secondo posto, anche se non riesce mai ad impensierire più di tanto la tricilindrica italiana ed anzi deve lottare fino a pochi giri dalla fine con l’Aprilia n.2. Negli ultimi giri sembra che marco possa agganciare lo spagnolo che ha completmanete spremuto le sue gomme morbide ma Checa invece risponde bene e consera 1,5 sec di vantaggio sul traguardo. Gara invece da dimenticare per Max Biaggi che molla la frizione un secondo prima del via e si becca così un drive trought. Il romano però non riesce a vedere il cartello esposto dal muretto e quindi a metà gara vede sventolarsi una bandiera nera e deve così ritirarsi. Dopo questo week end la classifica generale si è accorciata, in testa c’è sempre Checa, seguito da Meandri e terzo ora è Haslam con la sua Bmw.
BIAGGI METTE LE MANI IN FACCIA A MELANDRI..BRUTTO GESTO!!!

MELANDRI PARLA DEL COMPORTAMENTO DI BIAGGI



ECCO DOVE VEDERE IN DIRETTA IN STREAMING LA GAR ADI SUPERBIKE DONINGTON DEL 27-03-2011

http://www.everythingon.tv/channel/view/eurosport-2-330


sabato 26 marzo 2011

SUPERPOLE PER CHECA. BIAGGI E MELANDRI BESTEMMIE TRA I DUE E SI RIACCENDE LA RIVALITA'



Si chiudono con il botto le qualifiche della superpole della seconda gara del motomondiale di Superbike a Donington. la superpole è andata al piltoa della Ducati Althea carlos Checa che ha gia vinto le prime due manches della gara inaugurale in Australia...ma alla fine delle qualifiche ci sono state scinitlle tra Biaggi e Melandri, con il secondo che accusa il romano di averlo ritardato alla fine del secondo turno della Superpole costringendolo all'eliminazione. Infatti a tre minuti dalla fine della Q2, screzi in pista tra i due italiani che si ostacolano a vicenda nel conseguimento del giro veloce. E proprioa causa di questo scontro è l’altro pilota di Aprilia Leon Camier a scalzare Marco Melandri dalle prime otto posizioni della Q3. Assieme all’italiano non accedono alla fase finale Troy Corser, Michel Fabrizio e Joan Lascorz. Alla fine della Superpole Biaggi chiude 9° e Melandri 11°. Gli “animi bollenti” da competizione comunque non accennano a calmarsi: gli screzi tra Biaggi e Melandri proseguono infatti anche scesi dalle moto con un confronto verbale molto acceso tra i due. Domani in gara secondo me ci sarà ancora piu bagare del solito...le gare sono alle 13 ed alle 16.30 orari italiani


giovedì 24 marzo 2011

4 GIORNI DOPO LA CORSA L'ANALISI APPROFONDITA DI VALENTINO ROSSI SULLA SUA GARA IN QATAR




Ammettiamolo subito, per noi valentiniani il debutto di Vale con la Ducati non è andata come speravamo. Certo nessuno credeva che si potessero rivivere le emozioni di Welkom 2004, ma una gara in calo, conclusa in settima posizione, dopo che le prove erano state caratterizzate da tante difficoltà, non è un risultato degno di Valentino. E nemmeno della Ducati.
Lo ha detto anche il pesarese, spiegando che «la colpa è soprattutto mia: la spalla ha ceduto e io ancora non guido questa moto come dovrebbe essere guidata». Ma assumersi la responsabilità di un debutto un po' amaro rende onore a Valentino, che sta "facendo squadra", però non nasconde la situazione: «C'è tanto da lavorare» ha detto, e la sensazione è che in realtà avrebbe voluto dire di più...
La sua gara la racconta il cronologico: Valentino si è mantenuto sul passo dell'1'56" basso fino al sedicesimo giro, poi di colpo è passato a T56"7 ed è andata sempre peggio. Insomma, Rossi ha dovuto mollare. La conferma che era successo qualcosa arriva invece dalla telemetria: ad un certo punto Valentino esercita una pressione inferiore sulla leva del freno e gli spazi di frenata si allungano. Sono dati che non lasciano spazio alle interpretazioni.
«Se non avessi fatto un "dritto" alla prima curva, e se Barbera non mi avesse fatto perdere del tempo, sarei andato un po' più avanti, ma la verità è che non potevo fare di più. Ad un certo punto mi sono messo a girare con un buon ritmo, ma già dopo nove giri la spalla ha cominciato a perdere forza. A quel punto ho cambiato la mia posizione in sella, ho usato molto la spalla e il braccio sinistro e ho finito per mandare in crisi anche quelli. Insomma, ho dovuto cedere. Del resto queste moto - e parlo delle MotoGP, non della Ducati - devi guidarle in un certo modo, altrimenti non combini niente».
Per chiudere, Valentino ha spiegato i suoi programmi: «A casa sto lavorando molto, dopo Jerez avrò tre settimane di pausa e spero che quello sia il periodo in cui la spalla possa definitivamente guarire. O almeno, che possa riacquistare la resistenza sufficiente». La gara è stata quindi caratterizzata dai limiti fisici del pilota, ma anche da quelli della moto. E Valentino non ha evitato l'argomento: «C'è tanto da fare: ho fatto un lungo meeting tecnico per spiegare che cosa bisogna fare sulla moto di quest'anno, per la seconda parte della stagione, ma anche sulla "mille". Questa moto ha ancora la tendenza al sottosterzo e questo problema lo si risolve solo con delle parti nuove». Che bisogna fare in fabbrica. Il messaggio è sicuramente già arrivato ai destinatari... Il lavoro di messa a punto che ha impegnato la squadra per mesi, porta solo a migliorare la situazione - come è avvenuto qui, in Qatar - ma non risolve i problemi di fondo. Per questa gara il reparto corse non ha potuto fare granché: è stato spedito un nuovo software per la gestione del sistema anti-impennamento. Si tratta della versione definitiva, dopo essere stata sviluppata durante i test in Malesia. Ma la moto è la stessa che si è vista a Sepang. Quindi per preparare la gara si è lavorato sulla distribuzione dei pesi, sulle sospensioni, sulla progressione dell'ammortizzatore. Alla fine si è riusciti a trovare una maggiore efficienza della Desmosedici in curva - caricando maggiormente l'avantreno, come si suoi dire nel gergo delle corse -però dopo aver trovato maggiore direzionalità e facilità di gestione in curva, la moto ha subito perso grip sul posteriore. Quindi, in accelerazione. Il trucco consiste nel trovare il bilanciamento, ma l'impresa sembra ardua. Quando si risolve un problema, ne emerge un altro. E viceversa.
Per adesso bisogna fare con quello che c'è, almeno nelle prossime due gare. Solo nella giornata di prove collegiali di Estoril, prevista per il lunedì seguente la gara, la squadra potrà provare materiale nuovo. Poco male, tanto anche Valentino deve aspettare: nel suo caso, che la spalla arrivi a quei fatidici sei mesi di prognosi che i medici gli avevano indicato al momento dell'operazione. E i sei mesi saranno passati quando sarà maggio.


mercoledì 23 marzo 2011

DOMENICA TORNA LA SBK A DONINGTON. ECCO IL VIDEO DELLA SCORSA EDIZIONE DEL GP SUPERBIKE DI DONINGTON




Nel prossimo week end torna in pista la superbike e si correrà a Donington in Inghilterra per il gp Europa! Sarà il secondo appuntamento del mondiale di quest'anno e si correrà domenica alle 13 ed alle 16.30 (orari italiani). La prima gara della sbk corsa lo scorso 27 febbraio vide una doppietta della Ducati Althea guidata dallo spagnolo Carlos Checa. Qui sulla pista di Donigton lo scorso anno non si corse e quindi l'ultima gara è quella del 2009 che vide un dominio della R1 Yamaha che si impose in entrambe le manches con l'americano Ben Spies. Quest'anno saranno da temere la folta pattugli di piloti inglesi, sempre particolarmente in palla qui e quindi...anche se Marco Melandri odvrebbe ormai aver superato i postumi dell'operazione alla spalla di dicembre. Mentre il ducatista Checa ha dichiarato a bikeracing.it "Donington e’ una pista che mi piace, non sono stato fortunatissimo li’ nel passato, ma non e’ stata una conseguenza della pista, ma solo conseguenza delle corse. Voglio affrontare questa gara ignorando il passato e come se non avessi vinto a Phillip Island, nel senso che partiremo questo weekend con lo stesso programma e la stessa determinazione di sempre, come se fosse la prima gara della stagione. E’ una pista dove la velocita’ massima non conta tanto e potrebbe essere quindi un buon tracciato per noi"
ecco gli higlights di gara 1 e gara 2 del 2009




domenica 20 marzo 2011

LE PAROLE DI VALE ED I PERCHE' DI QUESTO 7° POSTO AL GP QATAR 2011




Ascoltando le parole di Valentino Rossi raccolte subito dopo il termine del Gp Qatar, dominato dalla Honda di Stoner e chiuso dal pesarese solo al 7° posto. Un piazzamento che però era quasi scontato per Valentino ed il perché lo si capisce dalle sue stesse parole. I problemi che ha Vale attualmente sono infatti molteplici e riguardano principalmente la sua condizione fisica ed il rapporto tra lui e la Ducati.
Per quanto riguarda la condizione fisica di Vale ricordiamo che Rossi si è sottoposto ai primi di dicembre ad un delicato intervento di ricostruzione dei tendini muscolari alla spalla destra. I medici che lo operarono diagnosticarono una pronta guarigione in 6 mesi (quindi per maggio), ma purtroppo per Rossi il motomondiale è ripreso gia oggi, quindi un mesetto e mezzo prima dei sei mesi previsti dall’equipe che l’operò. Quanto la spalla lo stesse condizionando lo si era capito gia nella parte finale della gara, dove Rossi dopo aver galleggiato in 6° posizione fin dai primi giri si è fatto in poco tempo riprendere, sverniciare e staccare dalla Yamaha di Spies senza opporre alcuna risposta. Queste sensazioni sono poi state confermate dallo stesso Rossi quando ha detto  "Ci vuole un mese e mezzo per tornare a posto, devo lavorare soprattutto sul mio fisico. Sapevamo che eravamo a questo livello. Anzi, in gara sono riuscito a ottenere anche bei tempi. Ad un certo punto, però fisicamente ho un calo e guido come devo. Non siamo qui per fare settimi e possiamo crescere. Alla fine ho gli stessi problemi che avevo lo scorso anno, ma ora guido una moto completamente diversa. Significa che c'è da lavorare soprattutto sul mio fisico, perché non ho molta forza. Sento dolore dopo pochi giri, quindi cerco di compensare usando di più la gamba sinistra. Ma poi comincio a sentire dolore anche alla gamba... E alla fine, sono sempre in difficoltà nella seconda parte della gara ".
Per quanto riguarda l’aspetto tecnico c’è da considerare sia lo scarso feeling che c’è ancora tra Vale e la Desomosedici ed il balzo avanti fatto quest’anno dalla Honda. Per quanto riguarda quest’ultimo basta notare che il tempo in qualifica fatto da Rossi lo scorso anno lo avrebbe fatto partire dal terzo posto, mentre quest’anno lo ha relegato in 9° posizione e si può notare anche l’incredibile esultanza di Lorenzo per aver conquistato un secondo posto (sembrava più contento stasera che quando ha vinto il titolo!!!)…e gia questo sottolinea di come il livello si sia incredibilmente alzato. Invece per quanto riguarda il rapporto tra Rossi e la sua nuova moto, alla fine è ovvio che è ancora tutto da costruire perché da ormai tre anni in inverno ci sono pochissimi test. Così Vale è arrivato alla prima gara dopo aver fatto pochissimi kilometri sulla Ducati (per di più girando in condizioni fisiche non ottimali)  tanto è vero che ha stesso lui ammesso di aver approfittato del week end di gara per prendere nuove utilissime informazioni sulla moto. Alla fine Rossi comunque si è detto positivo per lo sviluppo della moto perché come ha affermato “I cavalli e la potenza ci sono ed anche in abbondanza, infatti sono riuscito a fare una buona partenza portandomi alla prima curva al ridosso dei primissimi. Abbiamo dato indicazioni precise per migliorare la moto, è solo questione di tempo. Per noi, alla fine, è stata una bella gara. Alla fine sono riuscito anche a fare buoni tempi ed oggi abbiamo raccolto tantissime informazioni che ci saranno molto utili. Ovviamente non siamo qui per ottenere un settimo posto, ma sappiamo che possiamo crescere. A Jerez, nella prossima gara, potrei trovare condizioni migliori per la mia spalla. Possiamo avvicinarci agli altri".


LISTA LINK PER VEDERE IN STREAMING IL GRAN PREMIO MOTOGP QATAR 20-03-2011

Per tutti quelli che oggi non potranno seguire in televisione la prima gara del Motomondiale 2011...ecco 12 link dove vedere le gare su internet! Vi ricordo che alle 17 parte la 125, alle 18.20 la Moto2 e alle 20 arrivano i bombardieri della MotoGP!!! e speriamo in delle belle gare piene di bagare anche se con tutta sta tecnologia... comunque ecco la lista dei link...buona visione e se ne trovate degli altri migliori metteteli nei commenti!!!
LINK 1
LINK 2
LINK3

venerdì 18 marzo 2011

LISTA LINK PER VEDERE IN STREAMING LE QUALIFICHE MOTOGP DEL QATAR 18/03/2011

vi ricordo che gli orari dei due turni di qualifiche previsti oggi sono:  18.00-18.45 e 20.55-21.40 ovviamente sono gli orari italiani
Canale in inglese
http://www.rojadirecta.es/goto/fslimites.blogspot.com/p/canal-2_24.html
Canali in spagnolo
http://www.rojadirecta.es/goto/deportemixtv.blogspot.com/
http://www.streamsportz.com/2011/03/grand-prix-qatar-losail.html
Canale in tedesco
http://www.calcion.eu/live5.htmse trovate altri link...metteteli nei commenti a questo post in modo da permettere a tutti di vedersi Vale!!!!

mercoledì 16 marzo 2011

LA STORIA E LE IMMAGINI DELLE TRE VITTORIE DI VALE IN QATAR

Domenica alle 20.00 (ora italiana) finalmente riparte il motomondiale. I test che si sono svolti in questi mesi hanno messo in mostra una Honda fantastica che sembra un gradino più in alto rispetto alla Yamaha ed alla Ducati. Molti hanno gia bollato come fallimentare il matrimonio Rossi –Ducati perché Vale spesso ha terminato i test nelle retrovie…ma queste persone dimenticano che una cosa è una graduatoria dei giro veloci ed un’altra è il gran premio. La gara dura 22 giri quindi non sempre vince il più veloce in assoluto, ma quello che riesce ad avere il pacchetto gomme-ciclistica-elettronica migliore….
Valentino Rossi in Qatar ha gia vinto tre volte: nel 2005 e nel 2006 quando si correva di pomeriggio e lo scorso anno (gara invece corsa in notturna) tutte in sella alla Yamaha, andiamo a ricordare questi tre successi.

2005
Nel 2005 la gara di Losail è la terz’ultima del campionato e Rossi chi arriva con gia il titolo in tasca di Campione del Mondo. Vale però vuole vincere perché sono gia due gare che non vince (cosa mai accaduta quell’anno) ed inoltre vuole cancellare il brutto ricordo del  2004 dove in Qatar fu protagonista di una caduta nel corso di una rimonta dal fondo della griglia. Il neo Campione del Mondo della MotoGP alla fine vince davanti al connazionale Marco Melandri, con il quale ha ingaggiato una dura battaglia dalla seconda metà della gara fino all’ultimo giro. Terzo sul podio lo statunitense Nicky Hayden autore di una gara di testa, se pur fuori dai giochi per la vittoria abbastanza in fretta. Quarto tempo per Colin Edwrads che va a rimpinguare il punteggio per la casa dei tre diapason. Sfortunato quinto posto per Sete Gibernau, autore di una buona prestazione, in testa alla corsa fino a oltre la metà della stessa, prima di un errore che lo ha trascinato lungo sulla sabbia del circuito del Qatar, mentre inpegnato in una sfida col compagno di squadra Melandri.
“Che gara per me è stata la migliore della stagione – affermò Rossi – ho avuto fue grandi rivali, ognuno di noi ha dato il 100% ed è stata una battaglia fantastica. Marco ha cercato di superarmi nell’ultimo giro ma ho resistito ed ho vinto. Sono molto, molto contento.”

2006
La stagione seguente il gp del Qatar è il secondo appuntamento in programma nel calendario della Motogp .Vale ci arriva dopo il disastroso gp di Sapgna che lo ha visto arrivare solo 14° al traguardo a causa di una caduta al via colpito da Toni Elias. In Qatar Vale quindi cerca il riscatto e cerca la sua 54° vittoria in MotoGP che gli permetterebbe di raggiungere Mick Doohan per numero di vittorie nella classe regina. Vale si impone grazie ad una seconda parte di gara gestita con un tempismo perfetto. Dopo aver passato dieci giri dietro la Honda Cecchinello di Stoner (partito a razzo dalla pole) Vale ha deciso che era ora di passare l’australiano e poi passato in testa, ha dovuto controllare i tentativi di rimonta di Nicky Hayden (Honda) e di Loris Capirossi (Ducati) che alla fine hanno completato il podio. Rossi sul traguardo si impone con soli 0.9 centesimi sull’americano mentre Capirossi con il terzo posto si conferma leader della classifica piloti. La vittoria di Vale non era scontata anche perché la Yamaha aveva accusato per tutto il week end problemi di chattering e infatti Rossi al termine affermò che “E’ stata una gara fantastica – durissima, ma proprio per questo divertente. Oggi la mia M1 andava davvero bene. Mano a mano che la gara entrava nel vivo e l’aderenza diminuiva, il chatter si affievoliva fino a scomparire. Questa vittoria è sicuramente importante per il campionato ma lo è ancora di più da un punto di vista mentale, sia per me sia per la squadra. C’era molto vento ma il grip era buono ed io ho potuto attaccare Stoner , che all’inizio era partito molto forte. Quando le gomme hanno cominciato a consumarsi l’ho passato ed ho pensato di poter allungare. Invece Nicky mi è rimasto incollato e, quando ho visto che anche Loris cominciava a risalire, mi sono un po’ preoccupato per gli ultimi giri. Poi però ho spinto forte e sono riuscito a controllarli. E’ fantastico aver raggiunto un pilota come Mick Doohan e adesso solo Giacomo Agostini mi sta davanti. Battere i record non è la cosa più importante ma sicuramente è una cosa piacevole! Mi sembra che il mio campionato sia iniziato adesso. Jerez è stato un incubo ma qui ci siamo ripresi!”

2010
Valentino Rossi si riprende Losail. Dopo tre anni di dominio incontrastato di Casey Stoner, il pesarese della Yamaha firma la vittoria  nella prima gara del Motomondiale 2010, classe MotoGP. Sul podio anche il suo compagno di team Jorge Lorenzo, autore di una furibonda rimonta, e l’ottimo Andrea Dovizioso (Honda), in lotta fino alla bandiera a scacchi con Nicky Hayden (Ducati) per il terzo posto. Rossi ringrazia, si sbarazza delle Honda (prima quella di Pedrosa e poi quella di Dovizioso), e porta a casa il successo numero 104 in carriera. Dopo le prove tutti indicavano in Casey Stoner il probabile vincitore del gp; infatti l’australiano aveva stradominato tutte le prove, e dopo una partenza a razzo dalla pole aveva in pochi giri gia 2 secondi di vantaggio, ma ad un certo punto per tirare troppo gli si chiuse il davanti finendo nella ghiaia. A quel punto si scatena la battagli a tra Rossi e Dovizioso che vale risolve a suo favore in una manciata di giri, prendendo 1.5 sec di margine dal gruppo. Nel finale Jorge Lorenzo supera Dovizioso e si mette alle spalle di Rossi, completando la doppietta Yamaha. Il ‘Dottore’, che si impone nell’appuntamento d’esordio per la prima volta dal 2005 (per lui anche la prima vittoria in notturna), raggiunge poi i box su un carro attrezzi. Sembra la solita gag ma in realtà la sua Yamaha ha finito la benzina poco dopo aver tagliato il traguardo. Da notare nella foto Lorenzo sul podio con gli occhiali da sole...in una gara corsa in notturna :S

martedì 15 marzo 2011

LE DICHIARAZIONI DI ROSSI ALLA FINE DELLA SECONDA GIORNATA DI TEST DEL QATAR

"Non sono ancora pronto a fare 100 giri in due giorni". Valentino Rossi ha esordito così, al termine del secondo giorno di prove sul circuito di Losail in Qatar, prima dell'inizio del mondiale.
"Oggi la forza mi è finita mentre stavamo provando a fare un long run ho cercato di andare più forte ma proprio non ce la facevo".
Come ieri, Vale è anche caduto.
"Sono stati due errori stupidi, cadutine, fortunatamente. Oggi ho toccato la linea bianca con la ruota e sono caduto, poi sono tornato in pista e ho fatto il mio giro veloce, quindi tutto ok. Poi non ho montato le gomme morbide alla fine e quando gli altri hanno iniziato a spingere io non ce la facevo più".
La sua Ducati continua ad essere non troppo amichevole, soprattutto in alcune situazioni.
"La moto - ha continuato Vale - è ancora un po' troppo cattiva in accelerazione e inserimento di curva. La Ducati è più difficile da guidare rispetto alla Yamaha, che quando non andava, riuscivo a mettarci una pezza, perchè era più facile, quindi adesso soffro ancora di più. Stiamo provando a trovare delle soluzioni, ma quello che più da fastidio è la spalla. Come accadeva lo scorso anno, quando inizio a sentire la fatica compenso con il braccio sinistro, poi quando anche li finisce la forza inizio ad andare sempre più piano e prendo anche sei/otto decimi".
Il tempo di oggi di certo non dice la verità sullo stato dell'arte tra Rossi e la Ducati. Di certo il crono fatto dal francese De Puniet (che è solo a 0,7s da Stoner) è più veritiero rispetto al tempo di Vale.
"Randy si sta trovando molto bene con la Ducati - ha proseguito Vale - e anche ai test di Valencia a fine anno no era andato male. Certo è che se fossi stato meglio sarei stato più o meno veloce come lui. Tra il mio distacco di 1,3s e il suo di 0,7s diciamo che il mezzo secondo che c'è di mezzo è dovuto alla condizione non favorevole della spalla, e ci vorrà ancora pazienza".
Con oggi si chiude la fase pre campionato, tra poco meno di due giorni, si tornerà a fare sul serio sempre sul circuito di Losail.
"Per la gara - conclude Rossi - credo che potremo fare un lavoro migliore. Partiremo dal setting base Ducati e faremo qualche modifica, certo che se fossi al 100% fisicamente... Ora aspettiamo questi due giorni, mi allenerò e farò massaggi, non riuscirò a fare tanto, ma cercherò di essere ancora più in forma".

lunedì 14 marzo 2011

SI CHIUDONO I TEST DEL QATAR...VOLANO LE HONDA VALE E' INDIETRO MA NON DISPERIAMO!!!!

Si sono conclusi i test del Qatar e ancora una volta sono state le Honda a farla da padrona. Nella due giorni di Losail le due Hrc di Stoner e Pedrosa si sono date battaglia a suon di giri veloci per tutto il tempo; ieri la spuntò lo spagnolo, oggi ha prevalso l'australiano anche se solo per 64 millesimi. Dietro questi due c'è un vero e proprio vuoto...sia la Yamaha che la Ducati sono infatti molto indietro rispetto alla Honda. Quest'ultima grazie al "cambio evoluto" che le consente in pratica di avere sempre due marce inserite, aumentando la dolcezza e la facilità di guida, sta dando un grnade vantaggio ai suoi top rider. La Yamaha  si trova dietro ed inoltre il campione del mondo deve guardarsi dal suo nuovo compagno di team che lo sta regolarmente battendo in ogni turno di prova. Buia è invece la sitazione per Vale e le Ducati. Oggi Rossi ha chiuso 13° ad 1 sec e 3 dal primo, inoltre è anche caduto nel tentativo di forzare per realizzare il tempo..e non è questo un buon segnale anzi... però puo esere anche che Vale non si è importato di fare il tempo ma di preparare la moto al meglio per la gara. Infatti non conta essere perfetto nel giro veloce ma esserlo per 22 tornate, la lunghezza dell'intera gara! Ora le moto resteranno ferme per due giorni e giovedì si inzierà a fare sul serio. Ci sarà il primo turno di prove libere che ci porterà alla gara di domenica...si inziano quindi a dare i primi punti del 2011 Vale deve cercare di non perdere troppo terreno in classifica generale perchè con due Honda così sarà difficile poi recuperare......

LE PAROLE DI VALENTINO ROSSI DOPO IL TEST DI LOSAIL IN QATAR

Si è tenuto oggi la prima della due giorni di test che le Motogp stanno effettuando a Losail in Qatar, la pista dove domenica prossima si correrà il primo gp della stagione. La giornata ancora una volta ha registrato un dominio delle Honda hce hanno piazzato tre moto nei primi tre posti dei tempi più veloci, mentre Valentino Rossi ha chiuso 8° a 0.767 sec dal primo. Stavolta però rispetto agli ultimi test di Sepang ci sono due sostanziali differenze: la prima è che il tempo più veloce lo ha segnato Pedrosa e non Stoner (arrivato "solo" 2°) e l'altra, ben più importante, è che le Honda sono state si le piu veloci però stavolta il distacco che hanno preso gli altri è stato ben piu contenuto, infatti ci sono 11 piloti in meno di un secondo di distacco. Valentino come detto è arrivato ottavo a meno di un secondo dalla vetta e quindi gia dai numeri si vede che è in netto migliramento, ma anche le sue dichiarazioni stavolta sono state ben diverse da quelle rilasciate alla fine dello scorso test. Vale ha infatti affermato che: Come prima giornata non è andata male e in confronto all'ultimo test in Malesia va molto meglio. Sono riuscito a guidare meglio la moto e mi sono divertito. Anche se ho chiuso ottavo non sono comunque troppo lontano dai primi: sette decimi sono ancora un bel distacco ma comunque un progresso, anche considerando che ho fatto il tempo con gomme molto usate.Con questa temperatura poi la moto va meglio e funziona meglio. Abbiamo lavorato bene sugli assetti anche se in alcuni di punti della pista non sono ancora abbastanza veloce e domani dovremo fare altre prove per migliorare. Dobbiamo progredire con la messa a punto, non c'è dubbio, ma anche io ho bisogno di fare chilometri con la Desmosedici. Per quanto riguarda la spalla sono contento perché ho un po’ più forza, e questo mi permette di guidare meglio." Rossi ha anche ironizzato su una caduta che ha fatto all'inizio della giornata: "Oggi ho fatto anche la mia prima caduta con la Ducati e naturalmente l’ho fatto apposta perché una “cadutina” bisogna farla prima o poi… Scherzi a parte, sono arrivato troppo veloce e ho perso il davanti: sono riuscito a non cadere mentre ero in pista, ho tenuto su la moto ma poi nella ghiaia l’ho appoggiata a terra. Niente di che comunque.
Il primo degli italiani è stato Doovizioso 7°, mentre Simoncelli ha chiuso con l'11° tempo facendo segnare una netta involuzione rispetto a Sepang, 14° Capirossi. Domani alle 18 (ora italiana) si torna in pista per l'ultima giornata di test....FORZA VALE;)

giovedì 10 marzo 2011

ANTICIPAZIONI DELLE PAROLE DI ROSSI AL "CHIAMBRETTI NIGHT" DEL 11 MARZO 2011

"Il mio futuro? Ancora qualche anno in MotoGP, poi chiuderò in Superbike". Alla vigilia della nuova stagione, che partirà in Qatar tra una decina di giorni, Valentino Rossi conferma, durante il 'Chiambretti Night', che andrà in onda venerdì e sabato, di avere le idee chiare per la sua "pensione", come lui stesso ha definito il finale di carriera. "Ormai è tardi per diventare pilota di Formula 1", ha aggiunto Rossi.

DUCATI, LA SCELTA GIUSTA - Ma adesso il primo obiettivo resta quello di far bene nel primo Mondiale di MotoGP in sella alla Ducati. Una sfida che il pilota di Tavullia, naturalmente, vuole vincere: "Ci tengo a far bene, credo di aver fatto la scelta giusta al momento giusto. No, con la Ducati non è stato un colpo di fulmine ma era tempo che pensavo a questa soluzione. Pentito? Ma se ancora non abbiamo cominciato...".

PREOCCUPATO PER LA SPALLA - Rossi più che della nuova moto si dice preoccupato dalla spalla destra, infortunata in aprile allenandosi su una moto da cross. "La spalla mi fa ancora male. Il medico che mi ha operato mi ha detto che il tendine del bicipite non è sceso dove doveva andare. Speriamo che le cose migliorino".

SO CADERE? QUESTIONE DI FORTUNA - Lo scorso anno il pilota marchigiano si è infortunato anche a tibia e perone. "Ma le ossa più simpatiche, in poco tempo si sistemano, invece la spalla...",
sottolinea Rossi, ammettendo che anche per i motociclisti "la paura è importante per cercare di non esagerare: il nostro limite è un po' più alto, ma ogni volta che si cade si sente paura. In molti dicono che so cadere bene... Secondo me non è vero, è una questione di culo", chiude ridendo.

LORENZO ANTIPATICO A TUTTI - Valentino dà voti e giudizi ai suoi colleghi: "Lorenzo? E' un grande perché riesce a mettere d'accordo tutti, nel senso che sta antipatico a tutti. E' forte, merita 9.5. Non dico sia intelligente perché intelligente è una parola grossa, diciamo che è furbo. Stoner come velocità e talento merita 10, ma come tattica e furbizia un po' meno. E' un matto che spesso rifà gli stessi errori, sarà il favorito del mondiale ma lo dico anche per portargli un po' sfiga. Hayden - ha proseguito Rossi - è forte, merita 8, è veloce, è il mio compagno e quindi sarà il mio primo avversario. Il muro? Con Hayden non ci sarà, mentre con Lorenzo speravo di non insegnargli tutti i miei trucchi, è una cosa che ha portato tante polemiche, ma le cose comunque passavano dall'altra parte". Infine un giudizio su Marco Simoncelli: "Merita 8.5, deve ancora dimostrare tanto, ha una Honda molto veloce e ci darà certamente del filo da torcere".

BIAGGI NON SA PERDERE - Una stoccata anche per Max Biaggi: "Rivedo le nostre lotte con simpatia, fuori dalla pista usava vari trucchetti per cercare di dare fastidio. Saper perdere è una delle cose più difficili e Biaggi in questo non è stato molto bravo".
fonte: www.repubblica.it

"SONO PREOCCUPATO MA NON MOLLO" intervista a Rossi alla vigilia dei test di domenica di Losail


Ormai ci siamo, mancano pochissimi giorni all’ultimo test ufficiale, quello che si terrà domenica e lunedì prossimi (il 13 e 14 ) a Losail in Qatar, ed alla prima gara della stagione che si correrà il 20 sempre sul circuito del piccolissimo emirato arabo. Valentino arriva a questo appuntamento cruciale con tanti problemi ancora da risolvere. Questa sfida con la Ducati, a differenza di quella del 2004 con la Yamaha non ha avuto un precampionato brillante. Allora Vale andò subito bene nei test e riuscì anche ad aggiudicarsi i test Irta di Barcellona che si corsero immediatamente prima della gara di Welkom… i test Irta oggi purtroppo non ci sono più e sono drasticamente diminuiti anche il numero di test ufficiali prima del campionato. Le motogp da gennaio ad oggi hanno girato solo per 6 giorni e sempre e solo sul circuito di Sepang, quindi di dati ne sono stati raccolti ben pochi. A questo aggiungiamo il fatto che Vale sta ancora recuperando dalla delicata operazione alla spalla di fine Novembre ed in più ha anche saltato una giornata di test per febbre (che sfiga…) ecco perché Rossi a fine del secondo test si disse “preoccupato”. Comunque ormai ci siamo, Rossi andrà in Qatar per la prima gara affidandosi alla sua grandissima esperienza per trovare la miglior messa a punto possibile e correrà all’attacco, l’unico modo in cui sa correre… ecco le parole di Vale prima di partire per l’ultimo test di Losail.
A Sepang le Honda hanno fatto paura…come la definisci la RCV 2011 ?
«Una moto che curva benissimo e che ha un motore che va come quello della Ducati, se non di più. insomma la Honda nuova è una Yamaha con i cavalli, quindi è la moto ideale».
E dei piloti Honda cosa si può dire?
«Che sono tutti forti. Quindi sarà durissima fregarli».
Se c'è una sfida difficile, allora quella spetta a te.
«Sì, è certamente una bella sfida. Mol­to difficile e molto esaltante. Ci sono i pro e i contro: se da un lato la situazione adesso è molto complicata, dall'altro ci sono anche tante motivazioni in più. E poi nella squadra l'atmosfera è proprio bella: ci sono tanti ragazzi che lavorano molto e con tanta passione. E poi, devo dire che è bello lavorare con una squadra italiana».
Sei tornato agli inizi della tua carriera.
«Già, questa situazione è simile ai tempi dell’Aprilia. Anche perché i miei mec­canici si trovano molto bene con gli italia­ni: sia loro che i ragazzi che hanno trova­to in Ducati sono brave persone. Ed è una cosa molto positiva, se si pensa al lavoro che dobbiamo fare: abbiamo bisogno di unità e impegno comune».
La pressione. Si sente?
«SI tanto. È inutile negarlo. Me ne ac­corgo ogni momento, ogni giorno. Tanta gente spera che io vinca adesso, più che in passato. Perché sarebbe beilo per l'Ita­lia. Per me è gratificante, ma anche du­ra».
C'è anche chi non farà il tifo per te.
«Sì, lo so, ma è normale. Ci sta. Infatti ho già capito una cosa».
Quale?
«Sono tutti contentissimi di questo bi­nomio... Soprattutto fuori dall'Italia!».
C'è del vero, in questa affermazione.
«In tutto il mondo, ma dico proprio tut­to, avverto il sostegno e l'entusiasmo. In Italia invece c'è una piccola parte di tifosi che non è contenta. Anzi...».
Nessuno è profeta in patria. Non si di­ce così?
«lo dividerei questo gruppo in due fa­zioni: una parte è formata da quelli che sono sempre stati contro di me; quelli cui non sono simpatico, quelli che hanno fat­to il tifo per Biaggi, poi per Gibernau e infine per Stoner: la scusa era che Casey guidava la Ducati, ma in realtà è gente a cui sto antipatico; con quelli non posso fare molto, devo accettare la situazione».
E l'altro gruppo?
«C'è una parte di tifosi Ducati che mi ha sempre visto come un avversario, di con­seguenza adesso fa fatica a vedermi sul­la Ducati. Insomma, non ha visto di buon occhio questa unione. Ecco, 'questi sono tifosi che vorrei recuperare: voglio prova­re a convincerli con i risultati e con le gare».
Il tempo c'è. Ma nemmeno troppo.
«Adesso dobbiamo fare la mia Ducati, e ci vorrà un po' di tempo, poi ce la gio­cheremo».
Lo sai che c'è gente che non condivide questa affermazione? C'è chi ti accusa di voler "giapponesizzare" la Ducati.
«Cosa vuole dire?!».
Per adesso, niente.
«Esatto, non vuole dire niente! Lo so, c'è chi lo dice. È stato il tormentone dei primi mesi, ma è una cosa che non ha senso».
Proviamo a spiegare.
«anormale che un pilota, quando arri­va su una moto per lui nuova, cerchi di adattarla alle proprie esigenze. C'è chi si è scandalizzato perché ho cambiato la posizione di guida, ma Stoner cosa ha fatto appena è salito sulla Honda? Ha fatto quello che ho fatto io».
Beh, c'è chi pensa che tu voglia stra­volgere la Desmosedici.
«Voglio solo renderla in grado di vincere. Cioè, vincere con me. Ma ripeto, è una cosa che fanno tutti i piloti. Ho cambiato la posizione in sella, stiamo lavorando sulle geometrie e la distribuzione dei pe­si perché bisogna cercare di adattare la moto al mio stile».
I Ducatisti puri ritengono, forse, che la Ducati non si tocca ed è quindi il pilota che deve adeguarsi. Deve saperla guida­re così come è.
«lo non mai detto che voglio cambiare qualcosa. Infatti non è cambiato niente. In ogni caso, bisogna fare quello che serve per centrare l'obiettivo - cioè vincere - e anche io sto adattandomi alla Ducati: sto cambiando il mio stile di guida».
Hai detto che la Ducati ti ricorda la 500, come tipo di guida. Significa che siamo tornati indietro?
«Volevo dire che la Desmosedici è una moto che si guida in un modo molto di­verso rispetto a come ero abituato io, cioè rispetto alla M1, che è una moto con la quale resti in piega per molto tempo; qui quindi diventa determinante la velocità di percorrenza. Per parlare in modo sem­plice, diciamo che la M1 ricorda molto la 250».
E la Ducati la 500.
«Sì, perché bisogna farla "spigolare" come si faceva con le vecchie 500: in que­sto modo puoi sfruttare al massimo l'ac­celerazione e la fase di uscita».
È solo questione di stile?
«Beh, sono moto che hanno caratteri­stiche molto diverse. Comunque sfrutta­re l'uscita di curva è un buon modo per guidare, con le gomme di questa genera­zione».
Perché?
«Da quando siamo nel regime di mono gomma - e diciamo pure, soprattutto dall'anno scorso - le Bridgestone hanno meno grip nella porzione della gomma che resta appoggiata all'asfalto quando sei molto piegato, cioè durante la percor­renza della curva. La Bridgestone, per risparmiare, ha reso le gomme meno ef­ficaci. Quindi questo è il momento giusto per sfruttare la caratteristica della Duca­ti».
Spigolare significa derapare di più?
«Questa moto si guida molto in sovra-sterzo, nel senso che per farla girare bi­sogna far scivolare molto il posteriore; eh sì, in questo la Ducati è molto differente dalla Yamaha... Però è una manovra che faccio per cercare di risolvere i problemi che ci sono adesso: secondo me, andan­do avanti, potremo migliorare parecchio la situazione».
La curva è la parte in cui la Desmosedici deve migliorare di più?
«Sì, è la cosa che ci manca davvero. Ma in questo momento l'unico modo di "prendere" questa moto è adattarsi a quel tipo di guida; è una questione di DNA».
Con la Ducati devi cambiare anche le traiettorie?
«Un pò  sì, sempre per il fatto che biso­gna "spigolare" di più e quindi bisogna stare meno piegati possibile. Ecco, si può anche dire che con la Desmosedici biso­gna cercare di creare il maggior numero di rettilinei possibile, durante il giro di pista».
Stoner dice che è un bel problema, in bagarre.
«Questo è quello che lui ha sempre detto agli ingegneri. Infatti c'è un po' di preoccupazione, lo aspetto le gare, prima di parlare di questo argomento, ma non credo che sia proprio così. È vero che dobbiamo migliorare la maneggevolezza, ma non credo che i problemi della moto diventino più grandi quando si è in bagar­re; però prima devo provare. Vedremo».
QUAL È la situazione della messa a punto, adesso?
«Ci sono delle aree in cui abbiamo focalizzato bene i problemi, quindi possia­mo risolverli in poco tempo: mi riferisco al comportamento della moto in accele­razione, all'erogazione del motore, al traction control e a tutti i controlli elettro­nici. Su questo sono fiducioso di vedere dei miglioramenti in fretta, anche perché i tecnici della Ducati sono molto bravi e poi mi sembra di aver dato toro dette in­dicazioni abbastanza precise».
Per il resto, invece?
«Il problema è che manca la maneggevolezza. Dobbiamo cercare di fare curva­re di più questa moto: in questo momen­to la Desmosedici ha parecchio sottoster­zo».
Hai almeno risolto il problema del tra­sferimento di carico?
«Sì, per questo abbiamo già fatto tanto: il problema adesso è motto minore, an­che perché ci sono così tante possibilità di regolazione che non ci sono problemi netta ricerca di una un po' più personale».
Hai problemi in inserimento e a metà curva. In uscita come va?
«Anche li è difficile, adesso. Ma anche questa è una cosa che possiamo migliorare. Di nuovo, se faccio un paragone de­vo dire che t'erogazione detta M1 è più facile; tra l’'altro, avendo l'albero che gira al contrario, sulla M1 il motore da una mano nel fare la curva. Però adesso sem­bra che il target sia diventato la Honda, quindi bisogna concentrarsi sulla RCV».
Stai attingendo al tuo bagaglio di esperienza? Magari alla guida della Honda?
«Certo. Visto che ho guidato tante moto diverse, te mie esperienze relative a co­me si guidano le altre moto possono aiu­tare i tecnici Ducati. Di sicuro stiamo usando anche questa mie conoscenze».
Tra tanti problemi ci sono anche dei punti positivi?
«Certo. Il motore va tortissimo, mi pia­ce molto. E poi questa moto è piuttosto stabile sull'anteriore, infatti si può stac­care forte e la moto resta sempre stabile. Su questo, sono confortato».
Il motore, allora, è un punto positivo da cui partire.
«Sì, anche se ha un'erogazione abba­stanza cattiva: la moto "scalcia" molto in uscita di curva, perché il colpo di gas è forte. E per come sono fatte te 800 di oggi, non è una mossa vincente fare un motore troppo cattivo. Ma stiamo lavorando an­che su questo».
In che modo?
«Per ottenere una maggiore facilità di guida bisogna bilanciarla bene. Anche perché lo sforzo che si fa con questa moto è maggiore rispetto a quello che serve con le giapponesi. E con la M1 in particolare. Ma abbiamo delle idee che verificheremo in fretta».
Vuoi dire che con la Ducati è più diffi­cile mantenere la concentrazione?
«È più una questione di fisico. Bisogna avere più forza per guidare la moto, e maggiore resistenza per reggere il passo alla distanza. Con la Ducati si fa più fatica, soprattutto in ottica gara».
Questo non ti aiuta, in questo periodo.
«Già. I problemi alla spalla non aiutano me, in questi momento, e io non posso aiutare la moto perché non sono in for­ma. Ci vuole pazienza».
A proposito, come va con la spalla?
«Sono abbastanza contento di come sta reagendo. Sto migliorando. Anzi, in moto riesco ad essere anche più veloce del previsto».
In che senso?
«Purtroppo ci vuole tempo. Oggi mi rendo veramente conto di cosa volevano dire i medici che mi hanno operato, quan­do hanno detto che servono sei mesi per recuperare l'efficienza della spalla. La realtà è questa e bisogna che la accetti. Anche perché non posso fare altrimenti».
Tutti i piloti Ducati sono in difficoltà, in questo periodo. Pare che tutti aspettino i frutti del tuo lavoro...
«lo sto cercando di aver la mia Ducati. Se, e quando ci riuscirò, vedremo se po­trà essere utile anche agli altri piloti. Se­condo me sarà così».
Mancano pochi giorni al via del cam­pionato. Lasciando Sepang hai detto che sei preoccupato.
«Certo, ma questo non vuoi dire che io non pensi che ce la potremo fare. Non mollerò mai, non mollerà mai la mia